La nota 28
regolamenta la prescrizione dei progestinici megestrolo e
medrossiprogesterone.
La
prescrizione di tali farmaci per la terapia antitumorale e dell’AIDS
a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni:
- neoplasia della mammella e carcinoma dell’endometrio
- sindrome anoressia/cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata o da AIDS.
I progestinici
megestrolo acetato e medrossiprogesterone acetato sono utilizzati
come seconda e terza linea di terapia nel cancro mammario.
Trovano, altresì, impiego per il trattamento dei carcinomi
endometriali e renali (limitatamente al medrossiprogesterone
acetato per via orale) e sono scarsamente impiegati nel cancro
prostatico.
Le indicazioni
cancro dell’endometrio e mammario, per i due steroidi, sono
sufficientemente basate su evidenze tali da permetterne il
rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Il loro
impiego nel carcinoma renale ed ancor più in quello prostatico e
da valutare caso per caso e, relativamente al carcinoma renale,
è limitato al medrossiprogesterone acetato per via orale.
Gli effetti in
pazienti con carcinomi gastrointestinali non sembrano molto
favorevoli.
Megestrolo
acetato e medrossiprogesterone acetato per via orale trovano
anche impiego, supportato in letteratura, nella cosiddetta
sindrome anoressia/cachessia. Questa è caratterizzata da
progressiva perdita di peso (>10% del peso ideale), anoressia,
nausea cronica, malassorbimento, astenia, cambiamento dell’immagine
corporea, impoverimento del performance status.
Tale sindrome
si rileva in pazienti affetti da neoplasia maligna in fase
avanzata e da AIDS, fino all’80% in pazienti oncologici
terminali, e rappresenta un importante fattore prognostico
negativo.
Gli obiettivi
maggiori dei trattamenti con progestinici riguardano, nell’anoressia
e cachessia da cancro e da AIDS, il recupero ponderale, l’aumento
dell’appetito e dell’introito calorico.
Obiettivi
secondari sono costituiti dal controllo della nausea cronica e
del dolore e dal miglioramento del performance status e della
qualità della vita.
L’impatto di
questi trattamenti sul peso corporeo è dovuto a un aumento reale
della massa magra e grassa, e soprattutto grassa, piuttosto che a
ritenzione idrica.
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